Il mito egizio rivivrà in terra di Archimede. Per la prima volta a Siracusa ed in Sicilia un tesoro di reperti dell'antico Egitto, proveniente dai Musei reali d'arte e di storia di Bruxelles, sarà esposto alla Galleria Montevergini dal 25 febbraio al 7 novembre. Sarà l'evento di punta dei festeggiamenti per i 2750 anni dalla fondazione della città. La mostra, denominata “La porta dei sacerdoti, i sarcofagi di Deir el-Bahari. Esposizione e restauro in pubblico”, sarà caratterizzata dall'esclusiva esposizione di sarcofagi e di una mummia egiziani, mai transitati in terra siciliana.
Una mostra pienamente esperenziale, coinvolgente per il pubblico, che per tale ragione, è destinata a lasciare il segno, che consentirà di assistere ad alcuni interventi di restauro e diagnostica che avverranno all’interno di un laboratorio mobile in cristallo lungo 16 metri (Expositive laboratory module) chiamato “Europa”. I sarcofagi, la mummia e gli altri reperti sono parte di un vasto ritrovamento effettuato nel 1891. Si tratta del Nascondiglio di Deir el-Bahari, una grande tomba collettiva scoperta a 15 metri di profondità sulla riva occidentale del Nilo e che conservava i resti dei sacerdoti e delle sacerdotesse di Amon della XXI dinastia (1069-945 a.C.). Al di là del valore obiettivo della mostra siracusana e dell’evento a cui è collegata, questa nuova trasferta dei sarcofagi si può considerare il naturale, seppur assolutamente casuale, completamento del percorso iniziato a Ischia nel 2015, considerati i particolari collegamenti storici tra quest'isola e Siracusa. In questo loro itinerario nel Sud, sulle rive del Mediterraneo, si sposteranno tra due importanti realtà della Magna Grecia, per di più con una comune matrice euboica, come fu quella che portò Ulisse in giro per il Mediterraneo. A Siracusa questo viaggio si intreccerà con l'esperienza greca di Archimede, che insieme a Leonardo da Vinci, saranno rappresentati in un'altra esclusiva mostra che presenta la riproduzione dei modelli dell'inventore toscano e del genio siracusano. La città di Archimede, nella ricorrenza della sua fondazione, potrà beneficiare di questa importante esperienza che la unirà all'altra sponda del Mediterraneo, in un'immaginario viaggio oggi ripercorso in senso inverso, dai flussi migratori. Continua il percorso di rinascita culturale archimedeo. G.M.
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Un concerto che ha testimoniato la fame di cultura di una città. Un sold out annunciato da settimane, in bilico tra l'opera e il jazz, ha soddisfatto i tanti appassionati di entrambi i generi. Con gli arrangiamenti e la direzione del M° Silvestri, abbiamo assistito ad una maestrale esecuzione della Norma di Vincenzo Bellini, ma nessun soprano o tenore, a scandire le note e le arie della celebre opera. Silvestri ha mostrato i legami esistenti tra la musica d'opera ed il jazz che mai ha divagato nello swing. Grande rispetto delle melodie originali di Bellini dove la voce di Fresu, con tromba e flicorno, attraverso l'ausilio di riverberi ed effetti ha sostituito le voci operistiche. Un viaggio tra le arie del Bellini dalla celebre “Casta diva” sino al finale di “Norma”. Acclamato dagli applausi a scena aperta, il progetto perfettamente eseguito dall'Orchestra Jazz del Mediterraneo, ha mostrato uno spaccato delle eccellenze del nostro territorio nel tradurre il melodramma con un linguaggio jazz, che ha unito gli ascoltatori dell'uno e dell'altro genere. Tra gli esponenti dell'Orchestra il sax di Rino Cirinnà, cui va riconosciuto il merito di aver portato questo mirabile progetto a Siracusa, ma un'altra eccellenza siracusana l'abbiamo ritrovata nel fantasioso pianista Seby Burgio che ha riproposto la perfetta sintonia con gli altri Urban Fabula, nell'assolo con il contrabbassista Alberto Fidone ed il batterista Peppe Tringali. Tra gli altri fiati ricordiamo Carlo Cattano, Orazio Maugeri, Giacomo Tantillo, Gaetano Cristofaro. La vera scoperta della serata è stata l'ACUSTICA del teatro, sinora non perfettamente emersa nei concerti eseguiti dall'apertura. Un acustica valorizzata dalla presenza di un'orchestra, ma soprattutto da una esecuzione che attraverso il linguaggio jazzistico ha ricreato un'atmosfera da jazz club in uno spazio (soltanto l'intero Teatro) occupato da oltre 400 persone, che in composto silenzio hanno apprezzato una serata perfettamente riuscita, non facendo mancare il calore e gli applausi di una città da troppo tempo sopita in un letargo culturale. G.M.
L’Ass. A.R.C.A., non si ferma ed anche nel 2017 prepara Venti Mediterranei, giunto alla III^ edizione, allo scopo di promuovere e diffondere la conoscenza della cultura mediterranea musicale, artistica, quale libera espressione ed affermazione della creatività umana nel territorio. Il contenitore culturale VENTI MEDITERRANEI 2017, quest'anno, andrà ad integrare il cartellone di eventi di “SIRACUSA 2750” nell'anniversario della fondazione della città di Siracusa. La rassegna si terrà nelle più suggestive location dell'Isola di Ortigia a partire dal mese di aprile sino al mese di agosto. Si partirà con il SICILIAN IN JAZZ & INTERNATIONAL JAZZ DAY, rassegna con cui l’A.R.C.A. aderisce per il IV° anno consecutivo all’organizzazione internazionale del JAZZ DAY, confermando la presenza di Siracusa ed A.R.C.A nel novero dei 196 organizzatori al mondo dell’evento. La rassegna si terrà all’Antico Mercato di Ortigia e, come avvenuto nelle scorse edizioni, andrà ad offrire una proposta culturale per le 3 giornate che oltre a valorizzare la cultura jazzistica attraverso la musica, video, mostre, costituisce anche un’occasione formativa per il workshop che ogni anno viene proposto e rivolto ai giovani delle scuole musicali del territorio. L’evento sarà arricchito da un food coorner che valorizzerà le eccellenze enogastronomiche del territorio. Partendo dall’esperienza nazionale ed internazionale dei suoi artisti, viene riscoperta la centralità della tradizione jazzistica siciliana, facendo rivivere il Jazz come una scuola di diversità, una scuola di dialogo e tolleranza nella nostra società sempre più multiculturale, con l’obiettivo di dare voce al messaggio di dialogo e di libertà, che ha spinto Herbie Hancock e l’ UNESCO ad istituire l’International Jazz Day. Finalità della rassegna è quella di integrare le offerte culturali della città in un periodo caratterizzato da una crescente presenza turistica.. L'evento che si svolgerà come ogni anno dal 28 al 30 aprile coincidendo con il più importante week end primaverile caratterizzato dai primi grandi flussi turistici nel territorio. Nel mese di giugno in stretta correlazione con il PREMIO TONINO ACCOLLA, allo scopo di consolidare l'interesse per il doppiaggio e la sua storia, presenterà la MOSTRA CINEMATOGRAFICA, denominata “BLACK&WHITE DUBBING FESTIVAL”. La mostra, nel raccontare la storia del doppiaggio italiano, proporrà in 3 serate, all’aperto, in una delle piazze centrali dell’isola di Ortigia, le proiezioni restaurate di film cult in bianco e nero, che costituiscono le prime esperienze del doppiaggio italiano post-guerra. Sarà la prima mostra cinematografica italiana incentrata sul doppiaggio, attraverso un viaggio che prenderà avvio quest'anno nelle cineteche del Centro Sperimentale Cinematografico di Roma, custode dei più importanti tesori della storia cinematografica italiana. Il festival sarà curato da Adriano Pintaldi, Presidente del Roma Film Festival e Direttore del FantaFest di Roma, che oltre a proporre una retrospettiva su Alberto Sordi, uno dei primi doppiatori del cinema italiano, accompagnerà le serate con i racconti delle diverse professionalità che gravitano nel mondo del doppiaggio tra doppiatori, direttori del doppiaggio, fonici, dialoghisti. Il festival si conclude il 29 giugno con serata esclusiva del PREMIO TONINO ACCOLLA. Progetto giunto alla IV^ edizione, che nasce allo scopo di promuovere e diffondere la conoscenza della cultura cinematografica e nello specifico, promuovere e valorizzare l’arte del doppiaggio, favorendo un confronto tra giovani doppiatori con il coinvolgimento delle scuole di doppiaggio italiane. Il Premio Tonino Accolla (in memoria del doppiatore siracusano scomparso nel 2013) viene organizzato da A.R.C.A. nel 2014 per ricordare e celebrare la sua figura e contestualizzarla nella città che ne ha dato i natali. Nel 2015, attraverso la collaborazione con la AMBI Pictures (società internazionale di produzione cinematografica), ha realizzato il primo contest live di doppiaggio italiano rivolto agli allievi doppiatori delle scuole di doppiaggio italiane. La validità del progetto e la sua originalità sono stati assicurati dalla presenza della AMBI Pictures, in veste di MAIN SPONSOR di A.R.C.A, cui si è unita nel 2016 la FONO ROMA, con il patrocinio del Mibact e di Sicilia Film Commission. Nei progetti di ARCA per il 2017, anche l'organizzazione di una mostra fotografica sul doppiaggio. Unica nel suo genere, tutta dedicata allo straordinario mondo del doppiaggio: AttorInVoce, a cura del fotografo Maurizio Pittiglio, in programma dal 30 giugno al 15 luglio, dopo l’esposizione di un mese alla Casa del Cinema di Roma a Villa Borghese. Il progetto vuol essere un significativo omaggio a questa particolarissima professione, ritratta in chiave audio fotografica, in cui si raccontano, ascoltano ed immortalano le Voci più rappresentative ed emozionanti del panorama artistico italiano e mondiale. “L'idea" – afferma Maurizio Pittiglio - "nasce quasi tre anni fa da una passione che ho sin da piccolo, il doppiaggio, trasmessami da mio padre a cui l’esposizione è dedicata. Quando avevo 4-5 anni e non c’erano ancora i videoregistratori, i miei genitori mi regalarono un piccolo giradischi con cui ascoltavo, su vinile, le colonne sonore originali in edizione italiana, tratte dai vari film Disney, ovvero il film completo riversato solo in audio su vinile: i vari Aristogatti, Carica dei 101, Peter Pan ecc, li ho prima ascoltati e solo in seguito visti in video tanto che le voci dei vari Locchi, Barbetti, Rinaldi, Di Meo, Calavetta ecc. sono entrate fin da allora nella mia vita e mi hanno accompagnato sempre. Quei dischi tra l'altro li conservo ancora…”. Nel percorso di AttorInVoce sono esposte le immagini più significative raccolte nelle sale di doppiaggio delle più importanti società e cooperative della Capitale. Durante l’itinerario proposto – nel quale sono presenti nomi del calibro di Maria Pia Di Meo, Fiamma Izzo, Massimo Lopez, Marco Mete, Luca Ward, e molti altri - i visitatori avranno inoltre modo di ascoltare la Voce del doppiatore ritratto nell’immagine visionata grazie ad un apposto QR code Il progetto, destinato ad ampliarsi nel tempo, mira a voler comunicare l'aspetto recitativo di questa straordinaria Arte. I volti, le espressioni, i luoghi e gli oggetti si illuminano della luce del leggio e dello schermo di proiezione, esaltando l'intima emozione, insita nel reinterpretare e dare voce e colore emotivo, da Attore In Voce ad Attore in Video. Concluderà l'offerta culturale di ARCA nel mese di Agosto, la VENERE DEL MEDITERRANEO nella sua seconda edizione, dopo lo strepiotoso successo del 2015 nello spazio di Via dei Mergulensi. L’evento dedicato alla centralità della figura femminile nelle diverse espressioni artistiche, dalla pittura, alla poesia, al teatro, ma soprattutto alla musica che sarà il denominatore comune, con un richiamo sempre e comunque alla nostra terra, alla Sicilia ed a Siracusa. Coinvolgimento di cantanti e musiciste che in una versione intimistica, accompagneranno il pubblico in un racconto musicale fatto di voci, di suoni, con la proposta di un personale repertorio che si mescolerà ad estemporanee improvvisazioni dove il piano, il contrabbasso, le percussioni ed il sax, si uniranno alle voci, anch’esse utilizzate per l’occasione, come strumenti musicali. Avremo tutte artiste siciliane, verrà dato spazio alle donne nella loro espressione artistica fatta di racconti musicali. Con il concerto della Misa Tango a Buenos Aires di Martin Palmeri, eseguito da Gli Archiensemble, accompagnati dal Coro Lirico Conca d'Oro, da Mario Stefano Pietrodarchi e dalla soprano Natalia Demina, si alza il sipario del Teatro Comunale di Siracusa dopo 60 anni. La Misa di Buenos Aires altrimenti nota come Misa Tango, composta dal compositore argentino Martín Palmeri tra il 1995 ed il 1996, fu presentata a Buenos Aires per la prima volta dall’Orchestra Sinfonica Nazionale di Cuba. La Misa Tango si compone dei sei movimenti classici della messa cantata in latino: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus e Agnus Dei, e viene scritta per voce, coro, bandoneón e orchestra. La scrittura musicale coniuga i caratteristici ritmi sincopati e le dissonanti armonie del tango con la scrittura per coro, accostandoi testi sacri della messa latina con gli inconfondibili ritmi della musica “porteña”. Un lavoro sapiente, un coraggioso progetto musicale, in cui tradizione ed innovazione convivono in perfetta armonia. Al bandoneon, solista, Mario Stefano Pietrodarchi, campione del mondo di fisarmonica e musicista di fama internazionale. GliArchiensemble, Orchestra da camera nata a Palermo dall'unione delle prime parti dell'Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. GliArchiEnsemble ha maturato negli anni una vasta esperienza a livello internazionale anche grazie alla collaborazione con illustri solisti e direttori del calibro di Boris Belkin, Günter Neuhold, George Pehlivanian, Hubert Soudant, per citarne solo alcuni. In dieci anni di attività, oltre che in Italia, il gruppo si è esibito in prestigiose sale da concerto in tutto il mondo: in Australia, al Sydney Italian Festival e alla Verbruggen Hall di Sydney (2007), a Canberra, ad El Jem e ad Hammamet al Festival Internazionale di Musica di Cartagine. E ancora in Svizzera e Cina (2009), Brasile, Argentina e Uruguay (2010). Il Coro Lirico Conca d'Oro, diretto dal M° Domenico Guzzardo è formato da giovani artisti provenienti dai principali Conservatori di Musica siciliani ed ha contribuito allo sviluppo e alla qualificazione dell'offerta musicale sul territorio non solo siciliano e vanta numerosi riconoscimenti e preziosie collaborazioni con istituzioni, complessi musicali e Maestri di fama internazionale. Natalia Demina, soprano, solista al Teatro dell'Operetta di San Pietroburgo e presso la Filarmonica di Samara in Russia. Insomma, una grande concerto, che nella sua prima proposta culturale alla città, dopo una chiusura durata circa 60 anni, saprà trasmettere forti emozioni, partecipando ad una rinascita culturale che con il Teatro Comunale, avrà nuovo slancio, risvegliando dal torpore, quei siracusani, ancora troppo distratti e poco attenti al fermento artistico che troppo spesso viene ricercato in altre città a noi vicine. Rimarrà nella storia della città, il 26 dicembre, ore 19........... by G.M. Nell’attesa dell’imminente apertura del Teatro Comunale di Siracusa, ARCA porta un assaggio della lirica siracusana in territorio americano, a Sigonella. In un contesto esclusivo, che ha visto la presenza tra il pubblico dei massimi esponenti militari della base, è stata presentato un viaggio attraverso alcune delle più importanti e conosciute Arie d’Opera, da Verdi a Puccini e Mascagni, per concludere con l’esecuzione di alcuni brani estratti dal musical di Bernstein, West Side Story, e Gershwin, cui è seguita l’esecuzione lirica di canti natalizi della tradizione americana.
Il pomeriggio all’Opera è stato preceduto da un rinfresco, quindi il numeroso pubblico, da grandi occasioni, ha preso posto; per tanti di loro è stata la prima volta, mai in vita loro avevano ascoltato dal vivo una esecuzione lirica. Dopo i ringraziamenti di rito effettuati dal direttore artistico di Arca, Giuseppe Mandalari, la serata ha avuto inizio con il Preludio della Traviata di Giuseppe Verdi, una delle poche esecuzioni strumentali del concerto con cui il M° Francesco Drago, al pianoforte, ha presentato il proprio ensemble, che ha visto alla viola Matteo Blundo, alla violino Christian Bianca ed al Violoncello Stefania Cannata. Con il “Brindisi” della Traviata hanno conquistato il palcoscenico la soprano Lara Leonardi ed il tenore Salvo Guastella; non poteva mancare il duetto di “Parigi o Cara”, per poi proseguire con il Trovatore. Puccini l’ha fatta da padrone, con le splendide esecuzioni di “Oh babbino mio caro” dell’Opera Gianni Schicchi e di “Non sono in vena” della Boheme; sicuramente le aree più applaudite sono state quelle della Tosca, in cui la soprano Leonardi prima ed il tenore Guastella hanno superato se stessi, nelle esecuzioni di “Vissi d’Arte” e “E Lucevan le stelle”, facendo apprezzare le tecniche e l’estensione della voce lirica. Con la Madame Butterfly si è conclusa la presentazione dell’Opera lirica italiana. Il seguito della serata ha visto l’interpretazione di alcuni brani tratti dalle Opere americane di Bernstein e Gershwin; apprezzatissima West Side Story, mentre un lungo applauso è stato riservato ai musicisti nell’impegnativa e precisa esecuzione dell’Opera Palladio di Jenkins. L’interpretazione lirica dei tradizionali canti natalizi americani, ha completato una riuscitissima serata organizzata con il supporto della MWR Sigonella. Il debutto siracusano in territorio americano è stato calorosamente apprezzato, confermando la presenza di eccellenze nostrane, spesso offuscate da nomi illustri ai quali nulla hanno da invidiare. Dopo circa 60 anni e tanti milioni di euro spesi, di progetti sbagliati, finalmente la città potrà rivedere il Teatro Comunale riacquistare la sua funzionalità. Siracusa potrà avere una propria stagione teatrale si spera di qualità. Quanti saranno realmente coloro disposti a pagare per poter assistere ad uno spettacolo, ad un concerto, ad una rappresentazione? A Siracusa manca un'educazione teatrale della cittadinanza, manca l'idea che un qualsiasi spettacolo comporta un investimento per la sua realizzazione e che tale costo può essere coperto con gli introiti derivanti dal costo di un biglietto. Quando il siracusano si abituerà a pagare, per fruire della visione di uno spettacolo, senza cercare l'amico o il conoscente che gli fornisce il biglietto, allora forse a Siracusa, potremo vivere la cultura e vivere di cultura.
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Maggio 2019
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Giuseppe Mandalari
La volontà di un risveglio culturale, mi ha portato a sposare il progetto di Arca Siracusa, nella veste di direttore artistico,di responsabile dell'immagine ed oggi anche di blogger nel tempo libero, per quel pò che me ne rimane. |