Un concerto che ha testimoniato la fame di cultura di una città. Un sold out annunciato da settimane, in bilico tra l'opera e il jazz, ha soddisfatto i tanti appassionati di entrambi i generi. Con gli arrangiamenti e la direzione del M° Silvestri, abbiamo assistito ad una maestrale esecuzione della Norma di Vincenzo Bellini, ma nessun soprano o tenore, a scandire le note e le arie della celebre opera. Silvestri ha mostrato i legami esistenti tra la musica d'opera ed il jazz che mai ha divagato nello swing. Grande rispetto delle melodie originali di Bellini dove la voce di Fresu, con tromba e flicorno, attraverso l'ausilio di riverberi ed effetti ha sostituito le voci operistiche. Un viaggio tra le arie del Bellini dalla celebre “Casta diva” sino al finale di “Norma”. Acclamato dagli applausi a scena aperta, il progetto perfettamente eseguito dall'Orchestra Jazz del Mediterraneo, ha mostrato uno spaccato delle eccellenze del nostro territorio nel tradurre il melodramma con un linguaggio jazz, che ha unito gli ascoltatori dell'uno e dell'altro genere. Tra gli esponenti dell'Orchestra il sax di Rino Cirinnà, cui va riconosciuto il merito di aver portato questo mirabile progetto a Siracusa, ma un'altra eccellenza siracusana l'abbiamo ritrovata nel fantasioso pianista Seby Burgio che ha riproposto la perfetta sintonia con gli altri Urban Fabula, nell'assolo con il contrabbassista Alberto Fidone ed il batterista Peppe Tringali. Tra gli altri fiati ricordiamo Carlo Cattano, Orazio Maugeri, Giacomo Tantillo, Gaetano Cristofaro. La vera scoperta della serata è stata l'ACUSTICA del teatro, sinora non perfettamente emersa nei concerti eseguiti dall'apertura. Un acustica valorizzata dalla presenza di un'orchestra, ma soprattutto da una esecuzione che attraverso il linguaggio jazzistico ha ricreato un'atmosfera da jazz club in uno spazio (soltanto l'intero Teatro) occupato da oltre 400 persone, che in composto silenzio hanno apprezzato una serata perfettamente riuscita, non facendo mancare il calore e gli applausi di una città da troppo tempo sopita in un letargo culturale. G.M.
2 Comments
Con il concerto della Misa Tango a Buenos Aires di Martin Palmeri, eseguito da Gli Archiensemble, accompagnati dal Coro Lirico Conca d'Oro, da Mario Stefano Pietrodarchi e dalla soprano Natalia Demina, si alza il sipario del Teatro Comunale di Siracusa dopo 60 anni. La Misa di Buenos Aires altrimenti nota come Misa Tango, composta dal compositore argentino Martín Palmeri tra il 1995 ed il 1996, fu presentata a Buenos Aires per la prima volta dall’Orchestra Sinfonica Nazionale di Cuba. La Misa Tango si compone dei sei movimenti classici della messa cantata in latino: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus e Agnus Dei, e viene scritta per voce, coro, bandoneón e orchestra. La scrittura musicale coniuga i caratteristici ritmi sincopati e le dissonanti armonie del tango con la scrittura per coro, accostandoi testi sacri della messa latina con gli inconfondibili ritmi della musica “porteña”. Un lavoro sapiente, un coraggioso progetto musicale, in cui tradizione ed innovazione convivono in perfetta armonia. Al bandoneon, solista, Mario Stefano Pietrodarchi, campione del mondo di fisarmonica e musicista di fama internazionale. GliArchiensemble, Orchestra da camera nata a Palermo dall'unione delle prime parti dell'Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. GliArchiEnsemble ha maturato negli anni una vasta esperienza a livello internazionale anche grazie alla collaborazione con illustri solisti e direttori del calibro di Boris Belkin, Günter Neuhold, George Pehlivanian, Hubert Soudant, per citarne solo alcuni. In dieci anni di attività, oltre che in Italia, il gruppo si è esibito in prestigiose sale da concerto in tutto il mondo: in Australia, al Sydney Italian Festival e alla Verbruggen Hall di Sydney (2007), a Canberra, ad El Jem e ad Hammamet al Festival Internazionale di Musica di Cartagine. E ancora in Svizzera e Cina (2009), Brasile, Argentina e Uruguay (2010). Il Coro Lirico Conca d'Oro, diretto dal M° Domenico Guzzardo è formato da giovani artisti provenienti dai principali Conservatori di Musica siciliani ed ha contribuito allo sviluppo e alla qualificazione dell'offerta musicale sul territorio non solo siciliano e vanta numerosi riconoscimenti e preziosie collaborazioni con istituzioni, complessi musicali e Maestri di fama internazionale. Natalia Demina, soprano, solista al Teatro dell'Operetta di San Pietroburgo e presso la Filarmonica di Samara in Russia. Insomma, una grande concerto, che nella sua prima proposta culturale alla città, dopo una chiusura durata circa 60 anni, saprà trasmettere forti emozioni, partecipando ad una rinascita culturale che con il Teatro Comunale, avrà nuovo slancio, risvegliando dal torpore, quei siracusani, ancora troppo distratti e poco attenti al fermento artistico che troppo spesso viene ricercato in altre città a noi vicine. Rimarrà nella storia della città, il 26 dicembre, ore 19........... by G.M. Nell’attesa dell’imminente apertura del Teatro Comunale di Siracusa, ARCA porta un assaggio della lirica siracusana in territorio americano, a Sigonella. In un contesto esclusivo, che ha visto la presenza tra il pubblico dei massimi esponenti militari della base, è stata presentato un viaggio attraverso alcune delle più importanti e conosciute Arie d’Opera, da Verdi a Puccini e Mascagni, per concludere con l’esecuzione di alcuni brani estratti dal musical di Bernstein, West Side Story, e Gershwin, cui è seguita l’esecuzione lirica di canti natalizi della tradizione americana.
Il pomeriggio all’Opera è stato preceduto da un rinfresco, quindi il numeroso pubblico, da grandi occasioni, ha preso posto; per tanti di loro è stata la prima volta, mai in vita loro avevano ascoltato dal vivo una esecuzione lirica. Dopo i ringraziamenti di rito effettuati dal direttore artistico di Arca, Giuseppe Mandalari, la serata ha avuto inizio con il Preludio della Traviata di Giuseppe Verdi, una delle poche esecuzioni strumentali del concerto con cui il M° Francesco Drago, al pianoforte, ha presentato il proprio ensemble, che ha visto alla viola Matteo Blundo, alla violino Christian Bianca ed al Violoncello Stefania Cannata. Con il “Brindisi” della Traviata hanno conquistato il palcoscenico la soprano Lara Leonardi ed il tenore Salvo Guastella; non poteva mancare il duetto di “Parigi o Cara”, per poi proseguire con il Trovatore. Puccini l’ha fatta da padrone, con le splendide esecuzioni di “Oh babbino mio caro” dell’Opera Gianni Schicchi e di “Non sono in vena” della Boheme; sicuramente le aree più applaudite sono state quelle della Tosca, in cui la soprano Leonardi prima ed il tenore Guastella hanno superato se stessi, nelle esecuzioni di “Vissi d’Arte” e “E Lucevan le stelle”, facendo apprezzare le tecniche e l’estensione della voce lirica. Con la Madame Butterfly si è conclusa la presentazione dell’Opera lirica italiana. Il seguito della serata ha visto l’interpretazione di alcuni brani tratti dalle Opere americane di Bernstein e Gershwin; apprezzatissima West Side Story, mentre un lungo applauso è stato riservato ai musicisti nell’impegnativa e precisa esecuzione dell’Opera Palladio di Jenkins. L’interpretazione lirica dei tradizionali canti natalizi americani, ha completato una riuscitissima serata organizzata con il supporto della MWR Sigonella. Il debutto siracusano in territorio americano è stato calorosamente apprezzato, confermando la presenza di eccellenze nostrane, spesso offuscate da nomi illustri ai quali nulla hanno da invidiare. |
Archivi
May 2019
Categorie
All
Giuseppe Mandalari
La volontà di un risveglio culturale, mi ha portato a sposare il progetto di Arca Siracusa, nella veste di direttore artistico,di responsabile dell'immagine ed oggi anche di blogger nel tempo libero, per quel pò che me ne rimane. |